Pot Odds Poker: per giustificare una chiamata non dobbiamo per forza essere favoriti per vincere la mano. Visto che di solito ci sono già delle fiches nel piatto, di solito possiamo vincere più del nostro investimento quando chiamiamo. Quindi può essere teoricamente corretto chiamare anche quando siamo sfavoriti.
Pot Odds Poker
La relazione tra la cifra che dobbiamo chiamare e le fiches già presenti nel piatto viene definita “pot odds”. Tradizionalmente le pot odds venivano espresse con un rapporto, ma nei tempi moderni i giocatori hanno cominciato a convertirle in percentuali quando c’è bisogno di calcolarle.
Minore è la dimensione della nostra chiamata rispetto a quello che c’è già nel piatto, “migliori” saranno le nostre pot odds. Un altro modo per esprimere questo concetto è “ottenere un buon prezzo per chiamare” quando la dimensione della chiamata è piccola rispetto a quella del piatto. Vediamo un esempio di come si calcolano le pot odds.

Esempio di calcolo del rapporto Pot Odds Poker
Esempio. Ci sono 100bb nel piatto al river. Il nostro avversario fa all-in con le sue ultime 50bb. Quali pot odds abbiamo?
Per un ragionamento completo, partiamo con il metodo tradizionale del rapporto, ma va benissimo anche ignorarlo e usare solo quello della percentuale.
Nel piatto ci sono attualmente 150bb dopo l’all-in dell’avversario e noi per chiamare dovremmo investire 50bb. Quindi il rapporto è 150bb:50bb. Possiamo semplificare trovando il massimo comune denominatore, che è 50. Adesso, dividendo entrambi i valori per 50, semplifichiamo il rapporto e abbiamo pot odds di 3:1.
- Dimensione del piatto prima della chiamata: 150.
- Dimensione della nostra chiamata: 50.
- Rapporto di 150:50= pot odds di 3:1.
Come calcolare la percentuale Pot Odds Poker
Per il metodo della percentuale, che è più flessibile (e vedremo tra poco perché), dobbiamo prendere la dimensione totale del piatto una volta fatta la chiamata e vedere quale percentuale del piatto stiamo investendo.
Effettuando la chiamata, il piatto totale sarebbe di 200, con noi che ne investiamo 50. Per convertire questi numeri in percentuale dividiamo il nostro investimento per la dimensione totale del piatto e moltiplichiamo per 100. Quindi 50/200=0,25, 0,25*100=25. Dunque, le pot odds che abbiamo sono del 25%.
- Dimensione del piatto dopo la chiamata: 200.
- Dimensione della nostra chiamata: 50.
- (50/200)*100= pot odds del 25%.
Come usare le pot odds come strategia nel poker
Quando dobbiamo decidere come strategie di poker se chiamare o no un all-in, c’è un rapporto diretto tra le nostre pot odds e la equity di cui abbiamo bisogno affinchè la nostra chiamata porti un profitto. Anzi, la percentuale in termini di equity è identica a quella in termini di pot odds. Quindi, se ci vengono offerte pot odds del 25%, avremo bisogno del 25% di equity per fare la chiamata.
Il rapporto tra Pot Odds Poker e l'equity
Se calcoliamo le pot odds come rapporto, dovremo prima convertirle in percentuale per paragonarle direttamente all’equity. Quindi, calcolando le pot odds direttamente come percentuale, rendiamo i calcoli più semplici saltando un passaggio inutile. Ecco perché i giocatori di poker moderni hanno abbandonato del tutto l’utilizzo del rapporto nel calcolo delle pot odds.
Ma come facciamo a sapere quanta equity abbiamo? Visto che non conosciamo la mano esatta dell’avversario, dobbiamo fare una stima della nostra pot equity. Amcii lettori, per ulteriori informazioni su come fare, date un’attenta occhiata alla pagina di glossario sull’equity.
Differenza tra Pot ed Implied Odds
È importante anche ricordare che le pot odds si applicano solo in situazione di all-in. In situazioni in cui facciamo una chiamata ma ci sono altre fiches, è necessario fare un calcolo con aggiustamento delle pot odds, che si indica con il termine implied odds.
Per altre informazioni su come gestire il calcolo delle pot odds tenendo conto del gioco nelle street successive, controllate anche la pagina relativa del nostro dizionario poker.