Come contare le carte?
Acceleriamo il processo
Calcolare l'equity
Attenzione alle mani sporche
Tiriamo le somme
Il poker è un gioco che richiede molte capacità analitiche, tra le quali non mancano i calcoli matematici. Scopriamo assieme l'efficacia relativa al conteggio delle carte nel nostro gioco preferito, disponibile in una moltitudine di varianti nel casinò virtuale di 888.
- Varie generazioni di giocatori di blackjack hanno sognato di conquistare il successo col conteggio delle carte, sebbene i risultati non siano sempre stati all'altezza delle loro aspettative, anche per via delle restrizioni via via introdotte dalle case da gioco che volevano tutelarsi nei confronti di questo fenomeno dirompente.
- Analogamente a quanto avviene nel blackjack, anche il poker prevede la possibilità di sfruttare il conteggio delle carte per incrementare le proprie chance di vittoria.
- Esistono varie strade per giungere all'obiettivo di seguire appropriatamente questa strategia. Non vi resta che continuare la lettura e scoprirne insieme tutte le sfaccettature.
Blackjack: contare le carte
L’abbiamo visto in una miriade di film. Un gruppo di esperti di matematica a girare tra i corridoi di un casinò, impegnati a sbancare i tavoli di blackjack utilizzando raffinate tecniche di conteggio delle carte. E mentre la direzione del casinò innervosita non riesce a spiegare quello che sta succedendo, continua a perdere una montagna di soldi, e velocemente!
La prima domanda che dobbiamo porci, visto il contesto, è se la stessa tecnica può essere applicata ai tavoli di poker. A dire il vero c’è una bella differenza quando il gioco si svolge online, ma esistono comunque alcune tecniche che possono essere applicate e dalle quali è possibile trarre un concreto vantaggio in termini di gioco. Come prima cosa può essere utile sapere come contare a blackjack.
Contare le carte blackjack
Altro aspetto da considerare è quello relativo alla natura del poker; qui contare le carte può essere considerato come una componente di una strategia di gioco più vasta, e non viene mai utilizzato singolarmente come per esempio avviene nei tavoli di blackjack.
Come contare le carte?
In linea di massima il concetto è identico a quello per contare le carte a blackjack; si cerca di tenere il conto delle carte che rimangono in gioco per poter calcolare le possibilità di ottenere la combinazione migliore nelle successive fasi della partita. Da qui il primo aspetto indispensabile: occorre avere chiaro in mente il numero preciso delle carte che possono esserci utili.
Immagina di trovarti nella situazione esposta nell’immagine qui sotto:
Prendiamoci un momento per riflettere, quali sono le carte che potrebbero esserci utili nel turn? Una volta pronta la risposta, prova a contare il numero preciso di queste carte, vediamo come:
Naturalmente le prime carte di nostro interesse sono quelle di quadri. Ne rimangono 9 in gioco. Un asso potrebbe di sicuro garantirci una buona mano, e di assi ne rimangono 3 in giro. Anche con un 5 si potrebbe costruire una combinazione valida in determinate condizioni esterne, ma al momento mettiamo da parte questa possibilità. Quindi a tirare le somme abbiamo 12 carte con le quali poter costruire la nostra mano migliore (outs).
Acceleriamo il processo
Probabilmente l’operazione di conteggio descritta qui sopra non è delle più veloci, questo perché occorre individuare ogni carta potenzialmente utile che possa avere un valore nel corso della partita. Ma c’è una buona notizia, esiste un modo per accelerare il processo che si basa sul tipo di mano alla quale puntiamo e naturalmente sulle carte che abbiamo:Colore (FD) | 9 outs |
Scala “Open-ended” (OESD) | 8 outs |
Scala “Gutshot” | 4 outs |
2 Carte alte “Overcards” | 6 outs |
1 Carta alta “Overcard” | 3 outs |
Bottom pair* | 5 outs per 2coppie/tris |
OESD e FD | 15 outs |
**Una coppia ottenuta con una delle carte personali, e la più bassa delle comuni.
Memorizzando questa lista si può ridurre al minimo il tempo necessario al conteggio delle carte durante la partita. Inoltre ottimizzando le tempistiche di gioco, ed avendo una strategia chiara su come gestirne le fasi si può guadagnare del tempo prezioso che può essere speso analizzando gli avversari e il loro modo di giocare. Ma c’è un altro punto da considerare: come si può calcolare velocemente il numero dei risultati che possono esserci utili?
Calcolare l’equity
Conoscere il numero di risultati potenzialmente utili in anticipo ci permette di stabilire qualcosa di molto importante, quanto “equity” abbiamo nel piatto. Equity è essenzialmente un termine astratto per definire quanto sia probabile ottenere la combinazione ricercata e nel caso migliore vincere il piatto. Esiste un modo semplice per calcolare l’equity che viene definito: “The 2 Times and 4 Times Rule” oppure “La regola del 4 e del 2”.
Questa regola funziona esclusivamente quando ci si trova nella fase del flop e del turn, quindi non provate ad utilizzarla in pre-flop, o nel river quando non ci sono nuove carte in arrivo.
Ecco come funziona:
Durante il Flop – Moltiplica il numero delle carte che possono esserti utili (outs) per 4 per calcolare il valore dell’equity nel piatto
Durante il Turn – Moltiplica il numero delle carte che possono esserti utili (outs) per 2 per calcolare il valore dell’equity nel piatto
Quindi, riprendendo l’esempio fatto in apertura di quest’articolo, stabiliamo di avere 12 carte potenzialmente utili (outs).
Ora, possiamo stabilire il valore dell’equity del piatto moltiplicando 12 per 4 (siamo in fase di flop) Ciò significa che abbiamo circa il 48% di possibilità di ottenere un colore, o un asso. Ricordati che questa è soltanto una stima, e che il calcolo effettivo rimane un pò più complesso; in ogni caso durante una partita la regola del 4 e del 2 rimane un'indicazione sufficiente per avere un'indicazione di gioco, e prendere decisioni oculate durante la mano.
MATEMATICA – se non sei un amante della matematica sentiti libero di interrompere la lettura, ma per chi di voi è davvero interessato, quella che segue è una spiegazione più accurata su come funziona la regola del 4 e del 2.
Immagina di trovarti nella fase del turn e di avere 9 carte potenzialmente adatte ad ottenere uan buona mano, mentre ne rimangono 46 sconosciute nel mazzo. Questo significa che la possibilità di ottenere un risultato è di 9/46. Se consideriamo il fatto che c’erano 50 carte nel mazzo possiamo semplificare la formula considerando le nostre probabilità 9/50, che può essere indicato anche come 18/100, che equivale al 18%.
Tuttavia, il valore reale percentuale di 9/46 è 19,5% e non del 18%; questo significa che teoricamente il numero delle carte potenzialmente utili dovrebbe essere moltiplicato per 2,174, ma chi ha tempo durante una partita di concedersi tanta perizia? Meglio accontentarsi di una formula capace comunque di dare una stima abbastanza corretta delle potenzialità di gioco.
Attenzione alle mani sporche
Ti è mai capitato di andare a fondo in una partita con una buona combinazione in mano, e di ritrovarti a perdere un bel gruzzolo di chip contro un avversario con una mano migliore? Spesso non c’è molto da fare, si tratta semplicemente della natura del gioco. Comunque, in determinate situazioni, questo potrebbe accadere soprattutto perchè non è stato considerato quali tra gli outs erano “puliti”. Entriamo nei dettagli:
Dai un occhiata alla situazione di gioco qui sotto:
Quante carte potenzialmente utili abbiamo in questa situazione? A prima vista si direbbe ce ne siano diverse, visto che abbiamo aperti un colore e una scala. Una situazione del genere dove ci sono più combinazioni possibili viene definita generalmente “combo-draw”. Ora se consultiamo la tabella in alto possiamo trovare che ci sono 15 carte che possono farci ottenere un colore od una scala, due di queste possono addirittura portarci ad una scala reale.
A questo punto concediamoci un altro momento di riflessione. Come ci setiremmo in caso un K di cuori venga fuori con il turn? Abbiamo ottenuto un colore, quindi a questo punto che fare: giocare con il massimo dell’aggressività per fare più soldi possibili da questa mano? Questa potrebbe risultare una pessima idea perchè qualsiasi cuore di valore più alto avrebbe la meglio sulla nostra combinazione.
E se esce un 9 suited? Facciamo la valigia e prenotiamo il primo volo per Vegas? Non sempre perchè un 10 può batterci alla grande. Rimane naturalmente aperta la possibilità che un avversario ottenga una scala reale e a questo punto se abbiamo un colore la mano potrebbe finire davvero male per noi.
Il fatto che occorre evidenziare è che gran parte delle carte potenzialmente utili sono anche carte “sporche” e potrebbero tranquilamente portarci alla disfatta. Per questo occorre introdurre un nuovo concetto; quello appunto delle carte pulite. Queste sono tutte quelle carte che ci garantiscono in partita la migliore mano possibile. Nell’esempio riportato nell’immagine qui sopra le carte pulite sono il 4 e il 9 di cuori perchè ci porterebbero ad una scala reale. Ciò nonostante, se esce il 9 di cuori, un 10 dello stesso seme porterebbe alla scala reale più alta possibile.
Tiriamo le somme
Di sicuro prendere l’abitudine di contare le carte richiede tempo e allenamento, oltre ad una certa visione di gioco. L’aspetto principale di questo approccio è quello di mettere in modo chiaro davanti agli occhi del giocatore lo sviluppo di una partita e il rapporto tra le combinazioni possibili, e la loro incidenza percentuale. Alle volte è possibile effettuare ottime giocate con in mano poche combinazioni possibili, ma con alte probabilità di riuscita. In caso ci si trovi in una situazione dove le probabilità di riuscita della mano siano basse, meglio trovarsi con un ampio range di outs prima di decidere se proseguire la partita.
E se questo approccio al gioco ti sembra un po' troppo complesso, non ti preoccupare e continua ad allenarti, padroneggiarlo è solo una questione di tempo; puoi contarci!
PUNTI CHIAVE
- Così come nel blackjack, anche nel poker esiste la possibilità di contare le carte, il che può rappresentare un'efficace arma in più nell'arsenale di un bravo giocatore. Questa strategia prevede un calcolo inerente alle carte rimaste in gioco che consentirebbero alla propria mano di fare un significativo salto di qualità.
- Vista la complessità richiesta dai calcoli accurati, sono stati ideati metodi più veloci per poter effettuare questo genere di processi a mente.
- A tal proposito viene in nostro soccorso il concetto di "equity" (ossia la probabilità di ottenere la mano desiderata), che può essere agevolmente calcolata con la regola del 4 e del 2.
- In ultima analisi occorre fare un'importante distinzione fra le carte "sporche", che seppur appaiano allettanti, possono portare a una sconfitta dolorosa, e le carte "pulite", che garantiscono invece la miglior mano possibile e mettono al riparo da qualsiasi imprevisto sanguinoso.
FAQ
Cosa s'intende per equity e come è possibile calcolarlo?
L'equity, termine che ricorre con una certa frequenza nel mondo del poker, indica fondamentalmente le probabilità che una certa mano vinca in un determinato momento. In genere è complicato effettuare i calcoli accurati per ottenere questo valore nella misura più precisa possibile; in alternativa abbiamo la fortuna di poter sfruttare la regola del 4 e del 2, che garantisce un procedimento molto più agevole da effettuare a mente. Per ulteriori dettagli si rimanda al paragrafo "Calcolare l'equity" nel presente articolo.
Cosa sono gli outs e qual è la loro funzione?
Gli "outs" sono le carte che aumentano le proprie probabilità di vincita. Come si può facilmente immaginare, sono una componente fondamentale ai fini dei calcoli dell'equity.
Qual è la differenza tra carte sporche e carte pulite?
Il poker, come qualsiasi altro gioco di carte e di casinò, prevede una certa componente aleatoria che, al di là di tutte le abilità che il poker certamente richiede ai giocatori, può mandarvi all'aria tutti i piani anche nel caso in cui abbiate una mano apparentemente vincente. A questo proposito è fondamentale individuare le carte sporche: queste, pur essendo apparentemente utili alla vostra causa, possono infatti essere potenzialmente battute da altre mani avversarie, portandovi così a una sconfitta rovinosa. D'altro canto, però, esistono anche le carte pulite, che vi garantiscono la miglior mano possibile in una determinata fase dell'incontro, mettendovi al riparo da qualsiasi imprevisto sgradito.